Voci mute dal carcere
Reportage made in June 2009.
The language of solitude and of guilt speaks even through her subjects’ backs. Bodies filled of the memory of a past pregnant with oppressive memories that linger on.
Portraits of silence, searching for a space , trying to accept the old path while defining the new.
Il linguaggio della solitudine e della colpa parla attraverso le schiene fotografate. Corpi impregnati del ricordo di un passato, immobile e opprimente, che forse li attende ancora.
Ritratti di voci mute, alla ricerca di uno spazio e in attesa di accettare il loro nuovo cammino.